Sete 04/2018
Mercato&Tendenze 29 piatti del giorno che a) rispecchiano la stagione e b) sono in linea con la regione. Lista personale Tornando a Tripadvisor, è possibile utilizzare ottimamente questa app per la pianificazione personale. L’approccio migliore è creare un viaggio, scegliere i ristoranti ricercati in prece- denza e salvarli tra i preferiti. In questomodo si ha la propria lista personale sempre sotto mano e, grazie alla mappa, si sa sempre dov’è ubicato il ristorante più vicino. Tripadvisor non va quindi demonizzato, ma usato in modo intel- ligente. Cercare di orientarsi Se, per qualsiasi motivo, non si è creata una lista di locali, le app offrono delle ottime in- dicazioni. Un esempio per l’Italia è «Osterie d’Italia» di Slow Food. La pratica mappa, gra- zie alla localizzazione, mostra l’opportunità più vicina. Il problema di molte app valide è che non sono elencati abbastanza ristoranti buoni per ogni regione. Per questo motivo do comunque uno sguardo (critico) anche a Tripadvisor, ovvia- mente facendo sempre un confronto incrociato con il sito web del ristorante per farmi un’idea in prima persona. Mi piace anche chiedere con- siglio ai residenti. Macellai, fornai o fruttiven- doli sono di solito fieri di consigliare il loro loca- le preferito. L’istinto è decisivo Se tutto questo non è d’aiuto e, nel bel mezzo di una visita ai monumenti o di un giro di acquisti, si è colti dalla fame o si è tormentati dalla mo- glie o da un figlio che non ci vede più dalla fame o dalla sete, scatta l’allarme rosso. A quel pun- to bisogna mantenere la calma e ricorrere al buon senso o all’arte della decodificazione ga- stronomica. L’istinto, che interviene già alla prima impres- sione, è di solito un’ottima bussola: la struttura è elegante, invitante e pulita? I camerieri sorri- dono? I clienti sembrano soddisfatti? Ai tavoli si vedono molti residenti o i clienti sono solo turi- sti di massa? Ovviamente si devono evitare i ristoranti fuori dai quali sta un personaggio che, già a 50 metri di distanza, si rivolge a noi come se fossimo vecchi amici e cerca di intrappolarci nella sua tela come un ragno. Anche i menù variopinti in varie lingue fuori dal ristorante sono un cattivo segno. Meglio affidarsi ai menù contenuti con i È fortunato chi trova la scialuppa di salvataggio culinaria in una città sconosciuta. Questo piccolo capolavoro è molto istruttivo. Su YouTube è possibile vedere il video di tutta la storia, che merita senz’altro di essere visto. Ciononostante non ho eliminato la mia app di Tripadvisor. Ma andiamo con ordine. Fare i compiti a casa Anche se sembra forzato e artificioso: il se- greto per essere sicuri di trovare posto e di mangiare bene in un buon ristorante è quello di informarsi per tempo, cioè ricercare metico- losamente e pianificare minuziosamente. Di solito procedo in modo che la visita al museo nel quartiere della città X finisca amezzogiorno e che non si debba fare altro che attraversare la strada per andare nel bel locale Y, dove si viene trattati con i guanti e si viene accompa- gnati al tavolo prenotato. In questo modo farete tutti felici e sarete trattati come eroi del giorno dai compagni di viaggio. Annoto tutte le informazioni sulla mia cara vecchia lista di locali, che porto con me stam- pata su carta e sulla quale non annoto ovvia- mente solo nome, dati di contatto completi e orari di apertura, ma anche delle valide alter- native per avere sempre a disposizione un eventuale piano B. Creare una lista di locali Le informazioni basilari affidabili per la scelta giusta di un ristorante sono sempre reperibili nelle guide più famose – come Michelin o GaultMillau. È consigliabile fare dei confronti incrociati e consultare delle guide alternative specifiche della zona. Per l’Italia, ad esempio, è possibile consultare Osterie d’Italia, Veronel- li, Gambero Rosso o L’Espresso. È utile visitare anche il sito web del ristorante scelto, concentrandosi in particolare su menù, foto e orari di apertura attuali. Chi non vuole investire in una raccolta di guide gastronomi- che può rivolgersi a un amico fidato. Chi ha tan- ti amici Facebook ha la vita semplificata. Se questa piattaforma tanto criticata ha un senso, è proprio quello di riunire le intelligenze! Ri- mango sempre stupito dalla velocità con la quale trovano risposta le mie richieste di sug- gerimenti di locali in un luogo che non conosco. Incredibile! I suggerimenti sono attuali e corre- dati da esperienze autentiche e utili. Unaminie- ra di informazioni impagabile, da annotare su- bito nell’apposita lista! «Nei casi d’emergenza aiuta l’arte della decodifica- zione gastronomica.» Claudio Del Principe testa regolarmente i ristoranti e scopre ricette eccezionali nei festival per buongustai e negli eventi cu- linari internazionali. Su SETE condivide le sue esperienze. Il suo blog culinario e il suo profilo su Instagram offrono altri spunti. www.anonymekoeche.net @claudio_anonymekoeche Claudio Del Principe è un esploratore
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