Sete 10/2018
Mercato&Tendenze 27 Appena aperto al Kitag Cinedome a Muri presso Berna «Hans im Glück» conquista gli svizzeri con i suoi hamburger N on è detto che gli hamburger siano sempre troppo grassi e zuccherati, e quindi da evitare. Se ne possono tro- vare di quelli fatti con trito di manzo fresco, senza additivi, vegetariani, vegani, in crosta o con pane integrale. Ne è un esempio di suc- cesso la catena tedesca di hamburger «Hans imGlück», da oramai otto anni. Questa prima- vera, gli esperti ristoratori Michael Fricker e Urs Abegglen hanno aperto il primo locale «Hans im Glück» in Svizzera, precisamente a Muri presso Berna, con 270 posti all’interno e 170 all’esterno, e gestito attentamente da Matthias Frenzel. Michael Fricker è entusiasta: «Il concetto fun- ziona ottimamente. Per fortuna non dipendia- mo tanto dal cinema multisale in cui si trova il nostro locale. Molti clienti vengono apposta per gustare i nostri hamburger.» Legno di betulla e offerte combinate Oltre agli hamburger di qualità superiore, an- che altri fattori hanno contribuito al successo: ad esempio gli interni in legno di betulla, o i menu combinati da comandare a mezzogiorno. Per Michael Fricker è anche importante il servi- zio al tavolo: «Da noi nessuno fa la coda al ban- Sembra una foresta di betulle – il «Hans im Glück». co, né si porta da mangiare e da bere al posto.» E dato che da «Hans imGlück» ci si sente subito come a casa, i camerieri non indossano divise. Molti dei clienti sono donne, ma vengono anche famiglie con bambini piccoli o persone rimaste giovani nel cuore. Insieme agli hamburger prendono di solito un bicchiere di tè freddo fatto in casa o una birra. «Certo non siamo una bir- reria, ma abbiamo una bella selezione di birre. Quella che va per lamaggiore è la Feldschlöss- chen Weizen», precisa ancora Michael Fricker. Nella Svizzera tedesca apriranno ben presto altri «Hans im Glück». L’avvio promettente a Muri dà ragione a Michael Fricker e Urs Abegglen che già fanno piani per il futuro: «Il nostro obiettivo è di gestire, tra sei anni, dieci ‹Hans im Glück›.» www.hansimglueck-burgergrill.de Luca Strafella, Yvonne Jungo e Oliver Zihlmann. O liver Zihlmann è amico di tutti. Durante il giorno si occupa di pettinature come parrucchiere-stilista, di notte delizia con le sue arti gastronomiche. E lo fa da circa 25 anni. Il suo salone di parrucchiere «Oliver’s Hairstyling» si trova nel centro storico di Berna, al pari del Jail Bar, il suo nuovo nightclub, inaugurato il 1° settembre 2018. Riapertura: Jail Bar a Berna Di notte, il parrucchiere-stilista Oliver Zihlmann si trasforma in ristoratore di successo Il Jail Bar, in perfetto stile carcerario, si trova dove un tempo si trovava il «Jetläg» nelle catacombe della Gerechtigkeitsgasse ed è aperto da martedì a sabato dalle ore 17. È pensato per clienti di almeno 30 anni, ai quali si propone musica dal vivo o mixata da un DJ. Oliver Zihlmann è attivamente supportato dalla barista Yvonne Jungo e dal suo socio Luca Strafella. «La birra è quella che incassa di più», dice. E quando alla sete si aggiunge la fame, al Jail Bar non manca certo un «ultimo spuntino». Nel mondo della ristorazione fin da bambino Oliver Zihlmann conosce la ristorazione fin dalla sua prima infanzia. Dato che lo zio gestiva il ristorante «Zähringer» nel quartiere Matte, vicino all’Aar, il piccolo Oli si occupava dei vuoti a perdere prima ancora di saper leggere. Suo padre, Fritz Hulliger, lavorava per Feldschlösschen e spes- so portava il figlio con sé a Rheinfelden. Negli ultimi 25 anni, Oliver Zihlmann ha avuto in gestione già diversi locali notturni, lavorando sem- pre di giorno come parrucchiere-stilista. «Sono un vero stacanovista», dice ridendo felice. Con il suo Jail Bar ha accettato una nuova sfida e si è tuffato in un mare di lavoro. www.jailbar.ch – www.olivershairstyling.ch
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