Sete 12/2018
Mercato&Tendenze 29 Lavare bene le vongole in un colino. Scartare le vongole aperte. Scaldare l’olio in un saltiere e aromatizzarlo con aglio e peperoncino per 5 minuti a fuoco basso. Spegnere con il vino bianco, senza cuocerlo. Aggiungere le vongole e cuocere a fuoco alto per 2 minuti con coper- chio. Separare le vongole e raccogliere il sugo. Estrarre i molluschi e mettere da parte poche vongole con il guscio per la guarnizione. Scar- tare le vongole chiuse. Nella stessa padella, cuocere nell’olio d’oliva i pomodori tagliati a metà finché non si rompono e diventano cremosi. Salare e pepare. Cuocere la pasta in acqua bollente salata da 3 a 4 minuti. Quindi river- sala sui pomodori ancora gocciolante, aggiungere qualche sorso di sugo di vongole e, a fuoco medio come se fosse un risotto, aspettare che il liquido sia stato assorbito prima di aggiungere altro sugo. Infine aggiungere le vongole e, a piacere, il prezzemolo tagliato fine- mente. Impiattare e versarvi sopra olio d’oliva fruttato a volontà. 1 kg di vongole veraci 300 g di pomodori piennolo (anche in vasetto) Olio extravergine d’oliva 2 spicchi d’aglio tagliati finemente 1 peperoncino senza semi, tagliato finemente 100 ml di vino bianco secco 400 g di spaghetti o linguine di prima scelta Sale marino fine 1 mazzetto di prezzemolo liscio, tagliato finemente Olio d’oliva fruttato, extravergine per condire Claudio Del Principe è stato in Campania per preparare un reportage sui vini per una rivista. Dice che anche quando viaggia per la centesima volta in Italia, ogni volta scopre un prodotto o una ricetta sorpren- dente. Sul suo blog di cucina e sul profilo Insta- gram propone ulteriori spunti. www.anonymekoeche.net @claudio_anonymekoeche Claudio Del Principe: ispirazione italiana I NGR ED I EN T I P ER 4 P ER S ONE PR E PA R A Z I ONE volte abbia preparato questo classico, ma mi viene sempre un pochino meglio della volta precedente. È uno di quei piatti che uno crede di padroneggiare. Finché non si va al mare e il confronto con la magistrale versione locale non ci fa imbarazzare per l’eccessivo entusia- smo, portandoci a chiederci perché, per Net- tuno, quel piatto è dieci volte più buono del proprio. Anche la pasta è incredibilmente buona Ovviamente le vongole locali sono partico- larmente buone. Ma non è finita lì. Anche la pasta ha un sapore che non è di questo mon- do. Sto iniziano a far luce sul segreto e ho due dritte importantissime da svelarvi: la pasta deve essere così al dente da farvi pensare, di riflesso, che sia ancora troppo dura. E poi deve dare l’impressione di aver assorbito l’Adriatico interno, quindi deve avere un inten- so sapore di mare. Va quindi cotta assoluta- mente nel brodo di vongole. Quest’anno, poi, la preparerò la prima volta come fanno a Napoli: coi pomodori piennolo. «La pasta deve essere molto al dente e dare l’impressione di aver assorbito mezzo Adriatico.» Spaghetti o linguine alle vongole: un’idea per la vigilia di Natale
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