Sete 08/2019
28 Mercato & Tendenze Radicalmente diversa, radicalmente buona: la torta di carote di Claudio Del Principe. L o sappiamo tutti: solo i migliori ingre- dienti – sommati correttamente e lavo- rati sapientemente – fanno la differen- za. Di cosa si compone dunque la mia torta di carote? Arrostite le carote in forno: l’aroma si inten- sificherà e metterà in primo piano la dolcezza e il sapore naturali. Nocciole piemontesi: ineguagliabili per gusto e qualità (perché con gli anni appaiono improv- Claudio Del Principe reinterpreta una specialità argoviana La torta di carote si è emancipata Cari abitanti del Canton Argovia, qui le nostre strade si dividono una volta per tutte. Una parte di voi mi odierà, perché suggerisco di cam- biare strada (e metodo). Un’altra parte mi osannerà, com’è successo con la mia torta meringata al rabarbaro (grazie per i vostri riscontri). La mia torta di carote si distingue decisamente dalla media. Senza quella dolciastra glassa di zucchero e soprattutto senza carote di marza- pane, che data la loro produzione industriale sono da bannire. La mia torta di carote si è emancipata, ma è più gustosa e complessa. visamente mandorle invece di nocciole, nella ricetta è strano e discutibile). Un no deciso a cannella e garofano in polvere che sono troppo natalizi. Con la carota si abbina perfettamente il cardamomo. Niente kirsch: dà una nota stonata in bocca. Mescolare a lungo tuorlo d’uovo e zucchero: il mix va mescolato per almeno 15 minuti. La torta sarà così più ariosa. Base giapponese: per una consistenza e una croccantezza deliziose. Crema di carote: quale decorazione al posto delle carote di marzapane industriali, guarnite la torta con una crema di carote dalla tasca da pasticcie- re, facendo piccoli ciuffetti. Sarà come se giovani carote stessero germogliando dal terreno! Guarnite con dei germogli di aneto: una sor- presa per gli occhi e il palato! E un altro richiamo alle giovani carote che spuntano dal terreno. Rubrica
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