Sete 11/2020
Piatto principale 13 qualità e sostenibilità sono fattori importanti? Dario Beffa: «Cerchiamo di lavorare nel modo più sostenibile possibile. Ogni giorno facciamo del nostro meglio per l’alta qualità. I nostri ri storanti non saranno però mai locali stellati.» Con tradizione e costanza si fanno ottime espe rienze: «Di solito siamo gli ultimi a sentire le cri si, che da noi passano anche velocemente», dice Dario Beffa. Anche la fedeltà paga: «Se possi bile, lavoriamo sempre con gli stessi fornitori. L a tradizione ha molto a che fare con costanza e fedeltà. «Beffa Gastro» gestisce a Zurigo da oltre 40 anni gli stessi ristoranti – molti clienti fissi apprezzano i piatti casalinghi e genuini da moltissimi anni. «Anch’io mi sento molto a mio agio nei risto ranti semplici», afferma Dario Beffa, che insie me al cugino Claudio Beffa rappresenta la quarta generazione di gestori dell’impresa familiare (vedere il box). Cordon bleu e patate fritte, fegato di vitello, sal sicce e spezzatino con rösti di patate e altri piat ti tipici di Zurigo, come il «Buure-Pfändli» e il «Chümmi-Chuttle»: «I piatti forti nei nostri menu sono rimasti gli stessi da quasi 30 anni», dice Claudio Beffa. «Siamo sempre rimasti fe deli alla nostra linea, pur adeguandoci ai cam biamenti degli ultimi tempi.» Così, lo spezzatino zurighese oggi non è più preparato con il burro, mentre i rognoni sono spariti dal menu. Hanno fatto invece il loro ingresso alcuni piatti vegeta riani, oltre a qualche tocco di cucina asiatica, a cui viene dedicata un’intera settimana, e, in autunno, di selvaggina. Dario Beffa riassume: «Tutto passa, ma alcune cose restano.» La tradizione è a prova di crisi «Nel corso del tempo», racconta Claudio Beffa, «i nostri locali si sono trasformati da osterie a ristoranti. Oggi vengono a trovarci anche molti impiegati e turisti.» Una cosa è tuttavia rimasta costante: «I nostri clienti vogliono piatti buoni e genuini, porzioni sostanziose e un buon rap porto tra prezzo e qualità dei pasti.» Anche Dario (a sinistra) e Claudio Beffa al «Weissen Kreuz». Beffa Gastro a Zurigo «A ciascuno il suo mestiere» «Tutto cambia», diceva il poeta latino Ovidio già 2000 anni fa. «Molte cose rimangono invariate e vengono apprezzate proprio per questo», sostengono invece i cugini Dario e Claudio Beffa. Sono la quarta generazione della famiglia Beffa a gestire con successo una mezza dozzina di ristoranti a Zurigo, che offrono piatti tradizionali e un buon rapporto qualità-prezzo. Feldschlösschen, ad esempio, è uno dei nostri partner storici, da tempo immemore ormai.» Anche molti clienti fissi e fedeli apprezzano la tradizione, che i cugini Beffa liberano da alcuni pregiudizi duri a morire. Per esperienza sanno una cosa: «Non vendiamo meno carne di prima e i giova ni ordinano spesso il Cordon bleu. Anche le donne moderne e cittadine amano i piatti pe santi come il rösti, mentre i nostri clienti non sono mediamente più grassi di quelli dei risto ranti di sushi. Con un buon pasto non si beve sempre vino: i nostri clienti amano anche una buona birra.» La tradizione è un modello vincente «Tradizione, costanza e fedeltà sono da quasi 100 anni dei fattori di successo. Le cose non cambieranno in futuro», sostengono i cugini Beffa. Rimarranno fedeli alla loro linea e fles sibili quel tanto che basta per adeguarsi ai cambiamenti. I piatti forti sul menu non subi ranno però grandi cambiamenti. La storia di successo è iniziata quasi 100 anni fa, il 7 novembre 1922. Quel giorno, il bisnonno di Dario e Claudio Beffa aprì nella zona 4 di Zurigo il ristorante «Aargauerhof». Oggi, oltre all’«Aar gauerhof», sono parte di «Beffa Gastro» anche i locali zurighesi «Weisses Kreuz», «Bahnhof Wie dikon», «Blockhus», «Gambrinus» e «Hardhof», oltre alla «Rheinfelder Bierhaus» di Niederdorf. I cugini Dario e Claudio Beffa rappresentano la quarta generazione di gestori dell’impresa. Hanno rilevato la direzione nel 2013 dal padre e dai fratelli gemelli Emilio e Sergio Beffa. www.beffa-gastro.ch BE F FA GA S T RO
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