Mercato & Tendenze 25 Bontà svizzera Un’azienda cerca un servizio di catering per la sua festa estiva. Un organizzatore di eventi cerca un barista per un concerto, un ristorante cerca un cuoco aggiuntivo per la grigliata. Fino a oggi, il lavoro veniva offerto, dopo di che iniziavano la ricerca e l’attesa. La carenza di personale qualificato si fa sentire. Ora Romano Strebel e Andreas Albonico-Seiler vogliono cambiare la situazione. I due co-fondatori hanno creato un polo digitale sul quale i partecipanti possono offrire i loro talenti e le loro capacità, le cosiddette competenze, e i loro servizi. La dimensione del progetto emerge già dal nome: We Foodies. «Con il termine Foodies si intendono tutti i soggetti attivi in qualche forma nel settore dell’alimentazione, delle bevande o della ristorazione», spiega Romano Strebel. In effetti, il mercato disponibile è enorme. In fin dei conti, ogni Foodie può registrarsi sulla piattaforma: dai cuochi personali ai proprietari di food truck, dai produttori alle imprese della ristorazione professionali. Viene creato un profilo analogo a quello dei social media. I committenti possono così cercare gli inserzionisti con le competenze giuste, per interagire con loro e per sottoscrivere un impegno. L’intelligenza artificiale aiuta nella ricerca Allo stesso tempo, We Foodies sfrutta anche le possibilità offerte dall’odierna intelligenza artificiale. Questo significa che i partecipanti non vengono trovati solo sulla piattaforma, ma ricevono anche le offerte adatte presenti su Internet. «Dato che si parla di trovare l’abbinamento giusto, si può parlare di una specie di Tinder per la ristorazione», dice ridendo Romano Strebel. La grande innovazione si cela tuttavia dietro le quinte: We Foodies calcola automaticamente per i partner le transazioni effettuate, compresi tutti gli oneri sociali necessari ai sensi della legge sul lavoro. Una sfida che il servizio di auWe Foodies: una specie di Tinder per la ristorazione Non importa da quale parte stiate: la ricerca del personale giusto o dell’incarico giusto può essere difficile e richiedere molto tempo. We Foodies fornisce un aiuto in questo senso. Sulla nuova piattaforma digitale di intermediazione per la ristorazione, tutti possono proporre gratuitamente i loro servizi e i loro talenti. La cosa rivoluzionaria è che il sistema gestisce anche i pagamenti tra i partner – con tutti gli oneri sociali. tisti Uber cerca di vincere da anni. Per la ristorazione si crea un nuovo mercato del lavoro flessibile, sia per un cuoco che lavora da indipendente, sia per un ristorante che desidera ricorrere ai suoi servizi anche nel catering. La registrazione è gratuita, è necessario solo investire tempo ed energie nel profilo, cosa utile anche per la presenza su Google. Attualmente il progetto sta ancora muovendo i primi passi. Dallo scorso autunno, la piattaforma è stata attivata in versione provvisoria. Attraverso la grande rete nazionale di food truck «Foodtrucks Schweiz» del cofondatore Andreas Albonico-Seiler, già molti Foodies fre- quentano la piattaforma. A partire dall’estate il progetto decollerà e attirerà l’attenzione con diverse campagne. Il fatto che qui si faccia sul serio emerge già dal fatto che Romano Strebel sia anche co-fondatore e membro della direzione di Ron Orp. L’impresa digitale zurighese si è fatta un nome con le sue newsletter urbane e parteciperà alla promozione. Strebel riassume così la situazione: «Già alla Ron Orp abbiamo seguito la filosofia di rendere la città accessibile a tutti. Ora tentiamo di fare la stessa cosa con la ristorazione con We Foodies.» Il co-fondatore Romano Strebel. Sito web Qui arriverete direttamente ai servizi e alle offerte di We Foodies.
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