Mercato & Tendenze 25 Rosato… già il nome è delicato. Il colore rosato, le numerose possibilità, il carattere semplice e spontaneo: non stupisce che oggi i vini rosati festeggino la loro rinascita, nell’epoca della gioia di vivere e della spensieratezza. Soprattutto in estate, con il suo basso contenuto di alcol, con i suoi aromi fruttati e con la sua eleganza è perfetto per gli aperitivi e per i piatti estivi leggeri, come gli antipasti, i piatti freddi e i frutti di mare. Il vino rosato ha dovuto lottare a lungo contro i pregiudizi: ad esempio contro la convinzione che si tratti di un mix di vino rosso e vino bianco. In realtà il vino rosato è prodotto esclusivamente con uve rosse, con un procedimento molto simile a quello del vino rosso. La differenza è che con il noto metodo della macerazione le bucce vengono lasciate riposare per un periodo di tempo minore: mentre nel vino rosso vengono lasciate a macerare fino a due settimane, dal vino rosato vengono tolte dopo poche ore. Il mosto prende solo una parte del colore delle bucce e non diventa rosso, ma rosato! Con il metodo Saignée il prodotto viene invece diviso: gli acini vengono pigiati in modo che il colore delle bucce «sanguini» nel mosto. Prima della fermentazione una parte del mosto viene tolta e vinificata separatamente quale rosato. Il resto del mosto, che rimane a contatto con una quantità sproporzionata di bucce, diventa un vino rosso forte e scuro. Nessuno produce più della Francia Già i metodi di produzione fanno comprendere che le varianti e le possibilità sono molto numerose. Le viticoltrici e i viticoltori studiano il mercato con grande attenzione, con i francesi che dominano la produzione di vino rosato a livello mondiale con il 31 per cento. La quota del vino rosato sulla produzione vinicola globale è del dieci per cento circa. Dal punto di vista della popolarità grande e crescente è possibile dire che la tendenza è in aumento. Senza luppolo La grande rinascita del vino rosato Anche se ha dovuto lottare a lungo contro i pregiudizi, ora il vino rosato sta vivendo una vera rinascita. Questo è logico dato che con la sua leggerezza fruttata e il suo basso contenuto di alcol il rosato rispecchia lo spirito del tempo. Soprattutto in estate rappresenta l’alternativa perfetta per i vini rossi dominanti. Il metodo di macerazione è il più diffuso metodo di produzione del rosato. Nella diraspatrice gli acini vengono staccati dai raspi. Il tempo di riposo del mosto è di sole quattro o sei ore. In questo periodo inizia la fermentazione e i pigmenti colorati delle bucce degli acini colorano il mosto di rosa. Maggiore è il tempo di riposo, più scuro sarà quindi il mosto. Il mostro viene separato dalle bucce e dagli acini. Successivamente si conclude la fermentazione. Imbottigliamento e tappatura Stabilizzazione Ecco come si produce il rosato Ordinate subito! Primitivo Rosato Salento, Italia Art. 32090, 6×75cl, VP cartone 8.90 CHF / la bottiglia invece di 9.90 / la bottiglia Rosa Abruzzo, Italia Art. 32468 6 × 75 cl, VP cartone 9.90 CHF / la bottiglia Œil de Perdrix Neuchâtel, Svizzera Art. 31985 6 × 75 cl, VP cartone 17.90 CHF / la bottiglia Favet 9-10 Camargue, Francia Art. 25210 6 × 75 cl, VP cartone 21.90 CHF / la bottiglia L’AMATO IL CLASSICO LO SQUISITO Promozione fino a fine agosto 2023 LA POPOLARE
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