Sete 09/2023

La rivista sulla ristorazione dell’impresa Feldschlösschen | Edizione 9/2023 Azioni e promozioni esclusive per i clienti ristoratori HITFLASH LA CARENZA DI PERSONALE QUALIFICATO SI FA ACUTA IL NUOVO POTERE DEI COLLABORATORI RECENSIONI ONLINE I clienti sono sempre più esigenti e non risparmiano i commenti negativi FLORIAN AST Il cantante ha fatto un tour delle osterie e raccolto preziose esperienze Le esclusive azioni e promozioni per i nostri clienti della ristorazione In palio nel concorso: tre notti in un’azienda vinicola in Italia

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Aperitivo 3 Percorrere nuove strade nella politica del personale Editoriale Novità & Prodotti Gambrinus La birra weizen conquista il mercato ���Pagina 4 Recensioni online I clienti sono sempre più critici �������������Pagina 5 Super Bock Sem Glúten La mitica birra portoghese ora anche senza glutine �������������������������������Pagina 7 People & Entertainment Züri Fäscht Feldschlösschen è il partner affidabile ������������������������������������������������Pagina 16 Una birra con... Florian Ast nel Tour delle osterie �������Pagina 19 Premio del concorso Tre notti in un’azienda vinicola ������������Pagina 21 Mercato & Tendenze Bontà svizzera L’apicoltore e il suo miele svizzero ����Pagina 23 Scuola vinicola WSET detta le tendenze ����������������������Pagina 25 La rubrica di Kägi Fave di Tonka – puro godimento per l’olfatto ��������������������������������������������Pagina 28 stampati myclimate.org/01-22-651074 Colofone SETE La rivista sulla ristorazione dell’azienda Feldschlösschen, www.giornalesete.ch Pubblicato da Feldschlösschen Bibite SA, Theophil-Roniger-Strasse, 4310 Rheinfelden, telefono 0848 125 000, www.feldschloesschen.swiss Coordinamento generale Daniela Fernández Responsabile di redazione Daniela Fernández Inserzioni durst@fgg.ch, Daniela Fernández Anno Diciassettesimo anno Periodicità Mensile, edito in italiano, tedesco e francese Tiratura Italiano 2000, tedesco 24 000, francese 10000 Redazione, layout, litografia, correzione, traduzione, stampa e spedizione Vogt-Schild Druck AG, Gutenbergstrasse 1, 4552 Derendingen Responsabile progetto Pamela Güller Capo-redazione Marcel Siegenthaler/Textension GmbH Diritti d’autore I contributi contenuti in questa rivista sono protetti da diritti d’autore. Tutti i diritti riservati. Copyright Valeriano Di Domenico, Feldschlösschen, Adobe Stock, Shutterstock, mad. Caricatura: Göldi (Daniel Mangold) Tutte le offerte proposte si rivolgono esclusivamente ai clienti Feldschlösschen del settore business-to-business. Per abbonarsi a SETE e-mail: durst@fgg.ch telefono: 0848 125 000 online: www.giornalesete.ch Piatto principale Carenza di personale qualificato Il motivo e come il settore la affronta ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������� Pagine 10–15 Care lettrici, cari lettori, Noto che i settori alberghiero e della ristorazione si sono ripresi in modo impressionante dalle difficoltà dei confinamenti. Una sfida che si è affacciata, rimarrà tuttavia sicuramente: la carenza di personale specializzato. Mancano ovunque collaboratrici e collaboratori con qualifiche. I clienti sembrano essersi accorti del fatto che nel servizio molte posizioni non hanno potuto essere occupate: le loro valutazioni più scarse sulle piattaforme online lo lasciano intuire. Walt Disney produceva sogni e diceva: «Si può sognare, creare, progettare e costruire il posto più bello del mondo, ma ci vogliono persone per trasformare il sogno in realtà.» Quindi ci vogliono più persone, più dipendenti, affinché i settori alberghiero e della ristorazione funzionino per bene. Dato lo squilibrio tra domanda e offerta di lavoro, non si possono più ignorare le esigenze e i desideri del personale. Chi riconosce l’importanza di investire sulla soddisfazione dei dipendenti ed è abbastanza agile da esplorare nuove strade, sarà in grado di affrontare meglio la carenza di competenze e avrà un vantaggio competitivo. Arthur Affolter Regional Sales Manager, Ticino

4 Novità & Prodotti Quello delle birre weizen è un vasto settore. Interi libri sono stati scritti su questo stile, noto anche come birra bianca o birra di lievito. Provo modestamente di riepilogare i principali aspetti storici. Quindi: le birre weizen sono prodotte ad alta fermentazione con almeno il cinquanta per cento di malto di frumento. La prima testimonianza dell’esistenza delle birre ad alta fermentazione risale al quarto millennio avanti Cristo. Tuttavia, le birre weizen hanno toccato l’apice della loro storia solo alla fine del Medioevo – proprio in Baviera, dove nel 1516 il decreto di purezza entrò in vigore e proibì la birrificazione con il frumento! La regola era: «Frumento per il pane, orzo per la birra, avena per i cavalli»; tuttavia, il duca Ludovico X di Baviera non era d’accordo. Nel 1520 permise al suo cerimoniere di produrre la birra bianca per l’intera area della Foresta Bavarese. La birra chiara divenne popolare solo un paio di decenni dopo, quando il re Massimiliano I proibì a tutti i birrifici privati di produrre la birra bianca. In questo modo assicurò a sé stesso e alla sua birreria il monopolio della birra bianca. Da quel momento in poi, la birra di frumento diventò la varietà più amata in Baviera. Nel XVIII secolo il monopolio chiamato «scaffale di birra bianca » ebbe fine. Con questo presupposto Georg Schneider fondò nel 1872 il birrificio Schneider Weisse, il primo birrificio di birra weizen in Baviera. Siamo giunti alla fine del nostro riepilogo storico. Il presente ha in serbo la prossima Oktoberfest. Tempo di birra weizen! Vino del mese Luminoso Orange Wine IGP Stolichnaya Vodka Salted Karamel Birra del mese Le vodke del marchio Stolichnaya sono chiamate affettuosamente «Stoli». La Stoli Salted Caramel è la prima vodka al mondo al sapore di caramello salato. Il superalcolico offre l’equilibrio perfetto di dolcezza e vigore. Lo zucchero dolce e caramellato e il delicato toffee inglese deliziano il palato dei clienti, bilanciati con una leggera nota salata, che mette in primo piano il caramello e crea un sapore assolutamente delizioso. Alla Feldschlösschen sono disponibili per la ristorazione ben sette prodotti Stoli – tra cui la Stolichnaya Premium e la Stolichnaya senza glutine. Superalcolico del mese Ordinate subito! Stolichnaya Salted Karamel 21.90CHF la bottiglia Art. 31911, 1 × 70 cl, VP vetro Gambrinus e gli avvenimenti storici legati alla birra Come le birre weizen hanno conquistato la Baviera Tra poco torneranno l’Oktoberfest e le birre weizen. Gambrinus racconta come questo stile ha conquistato la Baviera – in un’epoca in cui in Germania era vietata la birrificazione con il malto di frumento. Rosso, bianco, rosato – o arancio? Il quarto colore del vino è davvero di moda. Un vino bianco prodotto come un vino rosso: è il Luminoso Orange Wine IGP della Cantina Orsogna. Prodotto con le uve Malvasia nei vigneti Demeter in Abruzzo (Italia), conquista esteticamente con i suoi riflessi ambrati. Al palato affascina con il suo intenso aroma di frutta, con la sua freschezza spiccata e con la sua intensità. È perfetto con … Aperitivi, antipasti, cucina asiatica e formaggi da dessert. www.bottle.ch Ordinate subito! Luminoso Orange Wine IGP 13.90CHF la bottiglia Art. 33574, 6 × 75 cl, VP vetro L’autunno è alle porte, e porta con sé l’Oktoberfest in tutto il Paese. È tempo di Schneider Weisse Original. Una ricetta invariata fin dal 1872, i migliori ingredienti e un know-how decennale sono il segreto del successo di questa birra di frumento tradizionale. L’Original di Schneider Weisse si presenta color ambra brillante nel bicchiere. Note di banana matura, chiodi di garofano e noce moscata creano l’aroma di questa birra corposa e stuzzicante. Questo è il gusto della Baviera. Questo è il gusto di casa. Questo è il gusto dell’Oktoberfest. È stappata! Schneider Weisse Original Ordinate subito! Schneider Weisse Original 4.97 CHF al litro Art.10118, fusto da 20 litri 2.38 CHF la bottiglia Art.10030, 20×50 cl, VR vetro

Novità & Prodotti 5 Alexander Zaugg sulle cattive valutazioni online «I clienti notano la carenza di personale» Le peggiori valutazioni complessive da quattro anni, valutazioni a una stella in aumento del dieci per cento e forti critiche al rapporto qualità/prezzo: lo studio «Gastro WebReview 2023» dell’impresa svizzera «re:spondelligent» mostra le note dolenti. SETE ha parlato con il direttore Alexander Zaugg delle scoperte più importanti e ha affrontato il tema della carenza di personale. Gastro WebReview» è uno studio pubblicato ogni anno in Svizzera, Germania e Austria. Fornisce una buona panoramica delle valutazioni in ambito virtuale e quindi della reale soddisfazione dei clienti. Alexander Zaugg è il fondatore e direttore di «re:spondelligent», l’azienda che si è occupata dello studio. Sa bene cosa succede su Internet in fatto di valutazioni e ha analizzato per SETE le scoperte di «GastroWeb Review 2023». 1a scoperta: Anche se le valutazioni sono in gran parte ancora positive (l’84% con 4 o 5 stelle), la percentuale di critiche aumenta notevolmente. Questo ha portato ai peggiori punteggi re:Score da quattro anni. Alexander Zaugg: Durante la pandemia, le persone hanno condiviso la sofferenza del settore della ristorazione. Hanno capito la loro situazione difficile e sono state comprensive. Ora che i locali sono aperti regolarmente, questa compassione è svanita. Le nuove analisi delle valutazioni online lo dimostrano chiaramente: i clienti sono più esigenti. I clienti danno delle valutazioni online più critiche. «Gli affari vanno davvero bene, ma i clienti sono diventati più esigenti.» Alexander Zaugg 2a scoperta: Le valutazioni si stanno estremizzando. C’è stato un aumento quasi del 2% delle valutazioni con una stella. Nel complesso, il numero di valutazioni negative è passato dall’8% al 10%. Qui troverete le «Gastro WebReviews» di «re:spondelligent» (in tedesco). Questo ha a che fare con l’aumento delle aspettative, ma anche con la carenza di personale specializzato. I clienti percepiscono la carenza di personale ed esprimono questo fatto in modo chiaro nei commenti. 3a scoperta: Durante la pandemia il rapporto qualità/prezzo era un tema pressoché assente. Nell’ultimo anno le valutazioni in questo campo sono crollate da 4,28 a 3,86 stelle. La percezione del rapporto qualità/prezzo è influenzata soprattutto dalle prestazioni di servizio piuttosto che dai cibi o dalle bevande. Migliore è la valutazione del servizio, minori sono le critiche al rapporto qualità/prezzo. Anche in questo caso è chiaro che la carenza di personale specializzato è notata dai clienti e porta a valutazioni online negative. 4a scoperta: In tutto il Paese calano le valutazioni dei clienti svizzeri e aumentano quelle degli stranieri. Le valutazioni in inglese nella Svizzera tedesca sono aumentate ad esempio dell’8%, toccando il 31,7%. Questo rispecchia la situazione post-pandemica. Nel 2022 sono tornati in Svizzera i turisti nordamericani ed europei. I cinesi sono ancora poco presenti. Sono curioso di vedere quali risultati daranno le valutazioni per il 2023. Indipendentemente da tutto, è possibile affermare comunque che gli affari hanno ricominciato ad andare davvero bene per la ristorazione e il settore alberghiero. I clienti ci sono, ma oggi hanno delle pretese maggiori, che possono essere soddisfatte solo con del personale adeguato. www.respondelligent.com

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Novità & Prodotti 7 Ordinate subito! Möhl Easy Apple Cider 0.0% di alcol 1.99 CHF la bottiglia Art. 32221, 24×33 cl, VP vetro La Turgovia e le sue mele sono due facce della stessa medaglia. Da 125 anni l’azienda del mosto Möhl a Arbon ne ricava succhi di mela in tutte le orme – anche in sidro. Con Möhl Easy Apple Cider è riuscita a creare un prodotto che si adatta perfettamente al mondo di oggi: con il 100% di sidro e lo 0,0% di alcol, questo sidro è sinonimo di divertimento spensierato. CorpoOra attuale: Möhl Easy Apple Cider 100% di sidro Möhl corposo – 0,0% di alcol so, semisecco e stuzzicante nel sapore, è adatto a tutte le occasioni. Ha un effetto rinfrescante, è molto leggero e combina un equilibrato sapore agrodolce a un gusto che ricorda la mela verde. Un’esperienza di sidro analcolico senza compromessi. www.moehl.ch Ordinate subito! Super Bock Sem Glúten senza glutine 1.49 CHF la bottiglia* Art. 33965, 4 × 6 × 33 cl, VP vetro *prezzo netto Super Bock Sem Glúten Ora la Super Bock è anche senza glutine Grazie alla sua qualità eccellente, la Super Bock Original vince premi su premi ai concorsi. Ora il birrificio portoghese è riuscito a produrre un’alternativa senza glutine con la Super Bock Sem Glúten – e l’ha fatto senza dover deviare dal profilo gustativo. In questo modo si inserisce perfettamente nella tendenza di un’alimentazione senza glutine. Il nome ha un grande impatto, la tradizione è notevole, la qualità è eccelsa: la Super Bock Original gode di una fama internazionale straordinaria e non a caso è una delle esportazioni più amate del Portogallo. Con una selezione delle migliori varietà di malto e luppolo e con l’impiego di uno speciale lievito puro, Super Bock riesce dal 1927 a produrre questa birra lager perfettamente bilanciata con le massime ambizioni qualitative. Questo è dimostrato non da ultimo dalle molte medaglie d’oro e dai premi ricevuti nei concorsi più prestigiosi. Il birrificio sa anche stare al passo coi tempi: con la Super Bock Sem Glúten è riuscito a produrre la birra classica in versione senza glutine. Per farlo ha introdotto un passo aggiuntivo nel processo di produzione, nel quale con l’aiuto di uno speciale enzima le parti potenzialmente infiammabili del complesso proteico noto come glutine vengono scisse ed eliminate. La Super Bock Sem Glúten non si inserisce solo nella tendenza sempre più forte di un’alimentazione senza glutine. La nuova birra permette anche alle persone che soffrono di intolleranze o allergie di gustare una birra fantastica. Il profilo della Super Bock Sem Glúten non si differenzia da quello dell’Original. In questo modo è garantito un sapore autentico con una piacevole nota amara e una leggera dolcezza. www.houseofbeer.ch

PROMOZIONE SETTEMBRE HITFLASH

Novità & Prodotti 9 Campari Negroni Week Festeggiare un classico intramontabile Il Campari Bitter non è solo uno degli alcolici più popolari sulla scena internazionale dei bar, ma è anche la base dell’aperitivo per eccellenza: il Negroni. Gode di una considerazione così alta che dal 2013 i locali di tutto il mondo lo festeggiano con la Negroni Week. Quest’anno sarà a partire dal 18 settembre. Il colore rosso, la fetta d’arancia, i cubetti di ghiaccio, la nota agrodolce: il Negroni è l’aperitivo per eccellenza e un pezzo di patri- monio culturale con una storia tutta sua. Si dice che fu inventato a Firenze nel 1919 da Fosco Scarselli nel suo Caffè Casoni. Il famoso conte Camillo Negroni gli aveva chiesto di migliorare il suo cocktail preferito, l’Americano, sostituendo la soda con una spruzzata di gin. Scarselli fece come gli era stato detto e aggiunse una fetta di arancia al posto della solita scorza di limone a spirale. Con questo, Fosco Scarselli non solo ha creato uno dei cocktail più popolari del nostro tempo, ma ha anche aiutato il suo ingrediente preferito, il Campari Bitter italiano, a diventare un drink d’autore consolidando la sua posizione di leader della cultura dei cocktail. Ancora oggi basato sulla sua ricetta originale del 1860, Campari accende la passione dei barman di tutto il mondo con la sua varietà illimitata di creazioni artistiche. Ordinate subito! Campari Bitter 23.50CHF la bottiglia Art. 27692, 1 × 100 cl, VP vetro CLASSIC NEGRONI Ingredienti 3 cl Campari Bitter 3 cl Gin 3 cl Vermut dolce Preparazione Mescolare tutti gli ingredienti in un tumbler con ghiaccio e guarnire con una fetta d’arancia. Per celebrare il Negroni, e con esso il Campari, nel 2013 la rinomata rivista statunitense Imbibe ha addirittura lanciato una Negroni Week annuale. Quest’anno si svolgerà dal 18 al 24 settembre. Inizialmente sostenuta da 120 esercizi, oggi migliaia di locali in tutto il mondo partecipano alla Negroni Week. Con il suo profilo gustativo deliziosamente deciso, il Negroni è una fonte di ispirazione così importante per i baristi che questi gli rendono omaggio con una settimana tutta sua, a dimostrazione dello status di cui gode il Negroni: una bevanda di culto. www.negroniweek.com

10 Piatto principale Offrire la formazione e il perfezionamento I giovani collaboratori vogliono fare strada professionalmente. La formazione è la base, poi seguono i perfezionamenti. Chi ha la possibilità di perfezionarsi svolge un lavoro migliore e cambia lavoro meno spesso. È tempo di scegliere una nuova rotta Per molto tempo, i dipendenti in Svizzera pensavano di essere in una posizione meno buona rispetto ai datori di lavoro. Ma, con la pandemia da coronavirus, le cose sono cambiate. La carenza di manodopera qualificata, che ormai tocca quasi tutti i settori, conferisce ai lavoratori un maggiore potere contrattuale e costringe le aziende a rendersi più attraenti, soprattutto nel settore alberghiero e nella ristorazione. La carenza di personale qualificato sta cambiando le carte in tavola Dove è finita improvvisamente la manodopera qualificata? Alla fine della pandemia, questa domanda, con il suo sottofondo di incredulità, si è fatta largo in alcuni settori. Ormai riguarda l’intera economia svizzera. In tutto il Paese, piccole, medie e grandi imprese sono alla disperata ricerca di personale, mentre i posti di lavoro rimangono talvolta pubblicizzati e non occupati per mesi. Eppure, fino a poco tempo fa, era lo spettro della disoccupazione che la società temeva. Il vento è cambiato di 180 gradi – e con una rapidità irritante. La pandemia come catalizzatrice Cosa è successo? Lo chiediamo a Tabea Kaderli, economista dell’Ufficio per gli studi sul lavoro e la politica sociale (BASS) di Berna, che si occupa della tematica in modo scientifico e che risponde così: «La carenza di lavoratori qualificati non è una novità. Era già presente all’inizio degli anni 2000 e negli ultimi anni si è intensificata in diversi settori professionali. La pandemia ha interrotto bruscamente lo sviluppo, che poi ha preso ancora più velocità con la successiva ripresa.» Oltre alla pandemia, evento straordinario del secolo, che ha ovviamente agito da catalizzaCome trovare e trattenere dei buoni collaboratori Otto consigli Sfruttare tutti i canali Chi conosce il proprio ambiente e usa le piattaforme giuste ha meno problemi. Per questo vale la pena di rimanere in contatto con gli ex collaboratori e di essere connessi al proprio ambiente tanto quanto a Internet. trice, Tabea Kaderli vede altre tre ragioni che stanno alimentando il fenomeno della carenza di personale in modo più lento ma costante: Demografia: i baby boomer (nati tra il 1946 e il 1964) stanno andando in pensione. Queste persone ben istruite devono essere sostituite. La situazione è aggravata dal fatto che le nuove generazioni non sono necessariamente attratte da un settore che richiede grandi sacrifici. Lavoro part-time: sempre più persone lavorano a tempo parziale. Anche se singolarmente si perdono solo poche ore, in totale sono tante le ore che devono essere compensate. Progresso tecnologico: le numerose nuove possibilità digitali creano costantemente innovazioni, che danno origine a nuovi posti di lavoro in molti settori. Tuttavia, bisogna dapprima formare nuove persone per questi lavori. Ci sono quindi dei dolorosi ritardi. Il numero di apprendisti è in calo La carenza di personale qualificato non colpisce tutti i settori allo stesso modo. Oltre che nell’industria alberghiera e nella ristorazione, si fa sentire particolarmente anche nell’informatica, specialmente nello sviluppo di software e riguardo agli ingegneri. Inoltre, nel settore sanitario, gravato dal coronavirus, si registra una carenza non solo di specialisti altamente qualificati, ma anche di personale infermieristico, non da ultimo a causa delle condizioni di lavoro precarie che esistono da tempo in questo settore. Evidenziare le possibilità di carriera Il perfezionamento è sensato solo se si hanno delle prospettive. Dialogate con i collaboratori e scoprite assieme a loro quale potrebbe essere la destinazione del loro viaggio nell’esercizio. Offrite il doppio dello stipendio e non avrete più problemi! Dato che questo non è possibile economicamente, ecco qui otto consigli realistici di SETE (e in gran parte a costo zero) per occupare le posizioni vacanti. «Non mancano lavoratori non qualificati, bensì i lavoratori qualificati. Questo è un problema fondamentale.» Tabea Kaderli

Piatto principale 11 Si tratta di condizioni che dovrebbero essere note al settore alberghiero e alla ristorazione. Molti dipendenti hanno voltato le spalle a questi settori durante la pandemia. Parallelamente, il numero di apprendisti è in calo da anni. «Qui non c’è una carenza di lavoratori non qualificati, ma soprattutto di lavoratori qualificati», osserva Tabea Kaderli. «Questo è un problema fondamentale, visto che sempre meno giovani intraprendono queste professioni.» Non ci sono soluzioni semplici. I salari sono relativamente bassi, gli orari di lavoro irregolari – e questi fattori non cambieranno molto rapidamente. Dopo tutto, i servizi sono legati alla persona e i prezzi non possono essere aumentati arbitrariamente. Nuove rotte per giungere a destinazione Nelle questioni relative al personale, è importante per le associazioni e anche per le aziende rimettersi in rotta a vele spiegate. In altre parole, ciò significa: rendere le professioni più attraenti attraverso migliori condizioni di lavoro, trovare il modo di riconoscere i diplomi stranieri, facilitare il transito a chi cambia completamente settore, sfruttare le opportunità che offre la digitalizzazione, stabilire nuovi modelli di orario di lavoro, ecc. L’economista Tabea Kaderli è ottimista: «I settori sembrano ora avere una grande consapevolezza. Questa può essere un’opportunità da cogliere.» Trovare del personale ben formato non è cosa facile. Tutto sulla carenza di personale qualificato e su come il settore la sta affrontando alle pagine da 10 a 15 Adeguare i modelli di orario di lavoro Orari di lavoro irregolari, periodi di riposo e quasi mai due giorni liberi di fila: queste cose non fanno felici i giovani. Se l’esercizio lo consente, dovrebbero essere implementati dei nuovi modelli di orario di lavoro, come la settimana di quattro giorni. Inoltre, è consigliabile predisporre piani di lavoro a lungo termine, in modo che anche il tempo libero possa essere programmato. Offrire delle prestazioni accessorie Un abbonamento alla palestra agevolato, biglietti per il cinema o pasti gratuiti nell’esercizio: le piccole attenzioni costano poco e rendono molto. Chi riceve di tanto in tanto una prestazione accessoria sopporta meglio il lavoro duro. Comunicare onestamente Non illudete il vostro personale. Il lavoro in cucina ad esempio è duro e ha poco a che fare con la creatività. Chi crea delle aspettative sbagliate farà fatica a trattenere i collaboratori. Assumere i pensionati A 65 anni la maggior parte delle persone è ancora in forma e motivata per lavorare almeno a tempo parziale. Sfruttate questo potenziale, col quale potrete occupare le posizioni vacanti e fare confluire una grande esperienza nell’esercizio. Mostrare apprezzamento La cosa più importante: mostrate il vostro apprezzamento ai collaboratori. Questo presuppone interesse per il prossimo e inizia con un sorriso. Chi si sente apprezzato nel lavoro quotidiano e chi è soddisfatto non cerca un nuovo posto di lavoro.

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Piatto principale 13 Il personale di servizio, i cuochi, gli addetti alla manutenzione scarseggiano: come in tutta l’economia svizzera, la carenza di manodopera qualificata sta colpendo il settore alberghiero e della ristorazione nel post-pandemia. Ad esserne colpita è anche la catena alberghiera Sunstar, che dalla sua sede a Liestal gestisce sette hotel per sportivi e famiglie in località turistiche svizzere e uno all’estero. La direttrice delle risorse umane Katja Lemmler afferma: «Siamo stati fortunati. Siamo riusciti ad occupare praticamente tutte le posizioni.» Certo, il problema non riguarda tutti i gruppi professionali dell’azienda allo stesso modo. Nel settore amministrativo, per il quale l’associazione di categoria HotellerieSuisse ha lanciato qualche anno fa un nuovo corso professionale per formare specialisti della comunicazione alberghiera, è relativamente facile trovare personale. Lo stesso vale per le pulizie, dove si può ricorrere a personale non qualificato. La situazione è più difficile, invece, per il personale di servizio e in cucina, dove quest’anno, ad esempio, entrambi gli apprendistati per cuochi sono rimasti scoperti per mancanza di candidature. Katja Lemmler afferma: «Non è tanto il presente quanto il futuro a preoccuparci.» I programmi di promozione attirano Una cosa è chiara: questa sfida non passerà molto presto, anzi, ed è quindi necessario battere nuove vie. Per farlo, Sunstar può sfruttare in modo mirato i suoi vantaggi come gruppo, ad esempio integrando meglio il personale straniero attraverso programmi, promozioni e formazione continua. Oltre ai fedeli lavoratori stagionali provenienti dall’Italia e dal Portogallo, negli ultimi tempi si sono candidate sempre più persone ben istruite provenienti dall’Europa dell’Est. «Queste persone possono non avere qualifiche specialistiche, ma portano con sé un grande bagaglio di esperienze. Ecco perché questo è un mercato del lavoro del futuro», afferma Katja Lemmler. Un altro approccio centrale è la formazione. Il personale che si forma nella propria azienda Per l’industria alberghiera e per la ristorazione, la carenza di personale qualificato non è solo un fenomeno temporaneo. Il gruppo alberghiero Sunstar di Liestal vuole affrontare in modo proattivo questa sfida e, con una serie di misure, trarre vantaggio dalle sue dimensioni. L’obiettivo primario è quello di prendere maggiormente in conto le esigenze dei dipendenti. Gruppo alberghiero Sunstar Strategie per attrarre il personale La carenza di cuochi rovina l’andamento degli affari. è particolarmente prezioso. In questo ambito sono necessari sforzi particolari, soprattutto perché i salari sono da sempre più bassi rispetto ad altri settori. Se da un lato è necessario aumentare l’attrattività della professione, dall’altro si tratta anche di trattenere i collaboratori o le collaboratrici in seguito. «Parliamo con i nostri apprendisti e cerchiamo di mostrare loro come le opportunità di follow-up nel nostro gruppo possano aiutarli professionalmente», afferma Katja Lemmler. Allo stesso tempo, si ricorre a coach esterni e si integrano innovazioni digitali per le quali i giovani hanno una certa affinità. Inoltre, gli apprendisti sono esentati dal lavoro straordinario il più possibile e godono regolarmente dei fine settimana liberi. Coinvolgere maggiormente il personale In generale, bisognerebbe focalizzarsi maggiormente sulle esigenze dei dipendenti, un aspetto che ultimamente è stato trascurato nel settore, come ammette con una buona porzione di autocritica Katja Lemmler. Questo non significa che ogni richiesta di un aumento di stipendio o di ferie sarà soddisfatta, ma che il personale sarà maggiormente coinvolto nella pianificazione, ad esempio. «Dai sondaggi interni è emerso che le persone vogliono far valere le loro aspettative nella programmazione dei turni», spiega la responsabile delle risorse umane, ben consapevole che il vento è cambiato. «In passato si veniva cercati come datore di lavoro, oggi si deve trovare il personale da soli», riassume la nuova posizione di partenza. www.sunstar.ch «In passato, si veniva cercati come datore di lavoro, oggi si deve trovare il personale da soli.» Katja Lemmler

14 Piatto principale 39,5 % 60,5 % 45,8 % 54,2 % 41,8 % 58,2 % 69,6 % 30,4 % 76,9 % 23,1 % 71,2 % 28,8 % 67,8 % 32,2 % 77,2 % 22,8 % 69,3 % 30,7 % 63,5 % 36,5 % 76,1 % 23,9 % 65,9 % 34,1 % 270 000 260 000 250 000 240 000 230 000 220 000 210 000 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 2019 2020 2020 2020 2020 2021 2021 2021 2021 2022 2022 2022 2022 58,2 % 54,8 % 31,5 % 18,2 % 14,3 % 13,3 % 9,4 % 7,8 % 6,8 % 3,9 % 1,6 % 37,1 % 31,4 % 30,0 % 26,4 % 26,2 % 22,1 % 16,8 % 15,4 % 9,5 % 3,7 % 2,8 % 10,5 % 5,7 % La ristorazione e il suo personale Riduzione delle ore di apertura giornaliere Ottimizzazione dei processi interni Straordinari del personale Riduzione dell’offerta Apertura in un numero minore di giorni Rendere più accattivanti le condizioni di lavoro Vacanze aziendali più lunghe Investimenti aggiuntivi per il reclutamento del personale Chiusura di una parte dell’esercizio Investire nella formazione continua dei dipendenti Riduzione dei canali di vendita Altro Nessuna misura Personale di servizio nei ristoranti Cuochi Aiutanti al servizio nei ristoranti Aiuto cuochi Assistenti di cucina Cuochi e sous chef Gestori di ristoranti Chef de service nei ristoranti Baristi Receptionist d’albergo Dirigenti di hotel 1,7%: fino a 1 anno 3,0%: 2–3 anni 4,6%: 4–5 anni 8,0%: 6–10 anni 19,1%: 11–20 anni 23,6%: 21–30 anni 39,7%: oltre i 30 anni Tempo pieno (90% e oltre) Tempo parziale I (50–89 %) Tempo parziale II (15–49 %) Tempo parziale III (<15 %) Ristorazione Settore alberghiero Totale Donne Uomini Cosa sta facendo il settore per combattere la carenza di personale È qui che la carenza di personale è maggiore Tanti collaboratori con grande esperienza Più donne lavorano part-time Fonti: Ufficio federale di statistica / GastroSuisse Meno collaboratori rispetto al pre-pandemia Andamento trimestrale del numero di posti di lavoro negli esercizi pubblici (valori assoluti)

Piatto principale 15 È risaputo che questa professione non è una passeggiata. Gli orari di lavoro irregolari, lo sforzo fisico, la pressione: si pretende molto dai cuochi, a fronte di una retribuzione che non li farà diventare ricchi. Florence Bohren di Soletta era consapevole di tutto questo, eppure non ha avuto esitazioni quanto alla scelta professionale. La diciannovenne ha concluso a luglio il suo apprendistato come cuoca presso il Sunstar Hotel Grindelwald e dice: «Amo il cibo. E in questa professione posso scoprire l’‹intero mondo dell’arte culinaria›.» Bisogna però dire che la storia della sua famiglia l’ha indirizzata in questa direzione. I suoi nonni gestivano un albergo, e suo fratello maggiore lavora già nella ristorazione, nel servizio al tavolo. Ma quando parla, si capisce subito che per lei la forza trainante è la sua passione e le molte possibilità che le si aprono come chef. «Volevo andare via da casa e scoprire qualcosa di nuovo. Per questo ho scelto di lavorare a Grindelwald, dove ho potuto imparare in una cucina con persone provenienti da tanti paesi diversi. È esattamente quello che volevo.» E non ha dato importanza a coloro che con scetticismo le chiedevano se fosse sicura della sua scelta professionale. La domanda era più che giustificata, dato che il suo apprendistato è iniziato proprio nei primi difficili giorni della pandemia da coronavirus. In effetti, ammette, la realtà inizialmente non rispecchiava ciò che si era immaginata. «Ho iniziato con aspettative e standard elevati, con la sensazione di poter lavorare cinque giorni e poi prendermi due giorni di riposo alla volta», racconta. Tuttavia, si è presto abituata. «Ci si rende conto che, come nuovi arrivati nella professione, si è all’oscuro di tante cose e bisogna adattarsi alle strutture gerarchiche esistenti. Fortunatamente il mio datore di lavoro si è Alla base della carenza di personale qualificato nel settore alberghiero e della ristorazione c’è il problema che non si trovano abbastanza apprendisti. La professione di cuoco, in particolare, non sembra più motivare i giovani. Per l’apprendista Florence Bohren, tuttavia, i vantaggi superano nettamente gli svantaggi. Quasi nessun’altra professione offre così tanta creatività e possibilità di sviluppo, afferma. La giovane chef Florence Bohren Grandi prospettive dopo l’apprendistato Florence Bohren ha fatto il primo passo nella professione dei suoi sogni. «In questa professione posso scoprire l’intero mondo dell’arte culinaria.» preso a cuore la mia situazione.» Tuttavia, la giovane chef ritiene che i vantaggi della professione siano di gran lunga superiori alle difficoltà, soprattutto per quanto riguarda gli orari di lavoro irregolari. È affascinata dai grandi banchetti, vari e impegnativi, e dalle varie influenze internazionali in cucina. Formazione continua o lavoro all’estero? Le possibilità sono grandiose. Per il momento, Florence Bohren continuerà a lavorare al Sunstar Hotel Grindelwald. Ma, a medio termine, potrebbe perfezionarsi nel campo della cucina raffinata in un ristorante di alto livello. «È come dipingere un quadro, si può fare diversi tentativi», afferma entusiasta. Oppure seguire un’ulteriore formazione per diventare chef dietetico. Oppure andare all’estero. E certo, Florence Bohren, che ha appena terminato il suo apprendistato, non può negare che il suo sogno nel cassetto è di un giorno gestire il proprio ristorante o un albergo. Resta da vedere se riuscirà a realizzarlo... Ciò che è indiscutibile è che la giovane è preparata e motivata e non ha dubbi su come raggiungere il proprio obiettivo.

16 People & Entertainment Feldschlösschen ha rinfrescato i visitatori de È stato un fine settimana torrido. Circa due milioni di persone hanno visitato la Züri Fäscht con temperature da record. Per rinfrescare gli assetati, la squadra di 60 persone di Feldschlösschen ha lavorato senza sosta. Due milioni di persone alla sesta festa popolare più grande al mondo Momenti magici sulle rive d Montreux Jazz Festival Con ben due milioni di visitatrici e visitatori, la Züri Fäscht è la sesta festa popolare più grande al mondo. Ma non è la grandezza a caratterizzare l’evento, bensì la varietà di punti di ristoro, palchi, gruppi musicali e stand di venditori ambulanti – tra il centro storico e il lago di Zurigo. Il programma di contorno va dai fuochi d’artificio agli spettacoli di droni e alle gare di barche drago. Per Feldschlösschen la festa è una vera sfida logistica. L’azienda rifornisce circa 140 clienti. «Hanno lavorato 60 collaboratori, 30 dei quali sempre sul posto», spiega l’Area Sales Director Daniel Zemp. Alla sera sono stati ritirati gli Gli spettatori si godono la Super Bock dello sponsor principale Feldschlösschen. ordini, alla notte sono state preparate le bevande e al mattino sono state effettuate le consegne. È stata davvero una Züri Fäscht impegnativa. Per fortuna le bevande gelate sono state disponibili sempre e dappertutto. Sulle strade si passeggia e si balla e… Qui troverete il video (in tedesco) sullo sforzo di Feldschlösschen alla Züri Fäscht. Non si può descrivere, le parole non gli fanno onore. Bisogna vederlo con i propri occhi», ha detto una volta Quincy Jones. La leggenda della musica americana aveva davvero ragione. Anche quest’estate centinaia di migliaia di persone si sono recate al lago di Ginevra per farsi conquistare dall’atmosfera magica del Montreux Jazz Festival. Hanno assistito a circa 500 concerti, spettacoli e altri eventi e hanno vissuto l’atmosfera familiare del festival creato nel 1967 da Claude Nobs. I grandi della musica si sono esibiti in alcuni casi anche sui palchi gratuiti e hanno regalato dei momenti magici unitamente allo scenario indimenticabile. www.montreuxjazzfestival.com Una parte della squadra Feldschlösschen.

People & Entertainment 17 della Züri Fäscht … e una scena speciale per la Super Bock. del lago di Ginevra … gli zurighesi amano la loro birra Hürlimann. L’uomo che cammina in cielo. Musicisti di prima classe dal vivo sul palco… Anche questa è cultura. Bagno al Jazz Festival. Il Paléo Festival di Nyon di quest’anno sarà ricordato a lungo come un’edizione da sogno. La coesione del pubblico, la qualità dei concerti e lo scenario variopinto hanno caratterizzato l’edizione di quest’anno di questo evento tradizionale. Il festival ha registrato il tutto esaurito ancora una volta: non meno di 250000 visitatrici e visitatori hanno affollato la speciale e leggendaria cittadella Paléo. Cardinal, quale partner dell’evento, ha offerto il perfetto refrigerio, particolarmente apprezzato in questa calda estate di festival. www.yeah.paleo.ch Paléo Festival Nyon Una colorata edizione da sogno Musica caliente e una Cardinal fresca. Tutto esaurito: i fan sono arrivati a frotte.

ARKINA. L’EAU MINÉRALE NATURELLEMENT LÉGÈRE. BOTTIGLIE IN PET 100% RICICLATO. Bevi responsabilmente. Kein Verkauf von Spirituosen an Minderjährige Vietata la vendita di alcolici ai minori UNMISTAKABLY TANQUERAY TQ-Range-Feldschlösschen-Anzeige-1/2-205x145mm-V2-OK.indd 3 18.07.23 09:38

People & Entertainment 19 Una birra con Florian Ast Nella prima metà del 2023, lei ha promosso il suo nuovo album facendo il giro di locali con ristorazione. Come le è venuta in mente questa idea? Florian Ast: Il confinamento pandemico non è stato difficile solo per le musiciste e i musicisti, ma anche per le ristoratrici e i ristoratori. All’epoca avevo pensato di esibirmi in ristoranti con terrazzi, ma purtroppo non è stato possibile attuare il progetto a causa di tutte le restrizioni. Così l’idea è finita dapprima nel dimenticatoio, ma mi è rimasta in testa. Ora ho potuto realizzare questo concetto in un formato leggermente diverso assieme a Feldschlösschen: con il nome di «tour delle osterie di Florian Ast» ho avuto la possibilità di esibirmi in dieci splendidi locali, sparsi in tutta la Svizzera tedesca. I concerti si sono tenuti in ambienti ristretti. Come ha vissuto questa vicinanza personale con il pubblico? Sì, il numero di visitatori è stato limitato a 50 a 60 persone, e così l’ambiente è rimasto molto familiare. Per me è stata una nuova esperienza, una delle più belle della mia carriera. Ho cantato solo un paio di canzoni, il resto del tempo l’ho passato raccontando storie e accennando solo le canzoni. In questo modo è stato possibile interagire con il pubblico: le persone hanno posto le loro domande, e io ho dato le mie risposte. Anche alle domande private? E molto anche. La mia vita privata negli ultimi anni è stata spesso sui media e non sono stato sempre presentato in modo corretto. Per questo motivo non ho rilasciato nessuna intervista per qualche tempo. Oggi però non ho più peli «Il tour delle osterie è stato un successo» Florian Ast è uno dei musicisti più popolari in Svizzera. Per la produzione del suo ultimo album «Ast A La Vista», che sarà pubblicato all’inizio del 2024, ha partecipato a un tour delle osterie con Feldschlösschen. Con SETE parla delle sue esperienze in questo nuovo formato e spiega quali parallelismi ha trovato tra industria musicale e ristorazione. Il bernese Florian Ast (48) rientra da decenni tra i cantanti e i produttori musicali più noti del Paese. Sei dei suoi album sono dischi di platino, il suo duetto «Träne» con Francine Jordi è ritenuto una delle canzoni svizzere più amate di tutti i tempi. www.florianast.ch FLORIAN AST sulla lingua. Sono felice di avere superato le mie paure. Sono quello che sono. E come è andata? Mi ha sorpreso che in tanti mi consideravano arrogante, ma poi conoscendomi meglio mi trovavano simpatico. Non ho dovuto dissimulare. La gente ha capito che avevo subito delle ingiustizie. Questo mi ha fatto bene all'anima. Quali sono i vantaggi di questo formato per un musicista professionista come lei? Si ha la possibilità di spiegarsi e quindi di sensibilizzare. Cosa succede durante la produzione? Come funziona il marketing? Quanto sono importanti le stazioni radio? Sono questi meccanismi che interessano alla gente. Attualmente non posso ancora stimare esattamente quali sono stati i risultati economici del tour. Tuttavia, mi è piaciuto poter parlare con molte persone. Questo è un buon segno. Senza dubbio si tratta di un nuovo modello, che mi piacerebbe portare avanti. Sono convinto che presto sarà adottato anche da altre artiste e da altri artisti. Da 20 a 30 locali sarebbe un bilancio fantastico. Durante il tour ha conosciuto la ristorazione. Ha notato delle somiglianze con la sua attività? Ci sono effettivamente molti parallelismi. Tanto la ristorazione quanto la musica hanno dovuto sospendere le attività durante la pandemia. In questo senso eravamo nella stessa barca. Entrambi siamo poi specializzati nel conquistare il pubblico: i ristoratori con i loro piatti e io con la mia musica – o almeno lo spero (ride). Florian Ast nel suo tour delle osterie presso l’«Alpina Einhorn» di Wolfenschiessen.

Best Ever? Assicurati un gusto senza eguali. #TakeATaste © 2023 The Coca-Cola Company. Gusto irresistibile

People & Entertainment 21 Tre notti nell’appartamento per le vacanze La tenuta «Poggio al Sole» si trova proprio nel cuore della Toscana, tra Firenze e Siena. Negli archivi della vicina Badia di Passignano si trovano dei documenti che testimoniano che su questa tenuta venivano coltivate viti e ulivi già nel XII secolo. Del «Poggio al Sole» fanno parte quattro begli appartamenti per vacanze e una camera doppia con accesso separato. Vorreste conoscere il fascino di questa tenuta? Allora risolvete il quiz in questa pagina. In palio ci sono tre notti nell’appartamento per le vacanze «Bella Vista», comprensive di una visita alle cantine con degustazione vinicola. Il premio è messo in palio da «Adam & Uva», la startup svizzera che produce degli splendidi Schorle biologici a partire dall’uva. www.adam-uva.ch www.poggioalsole.com Premio del concorso messo a disposizione da Adam & Uva: Avete letto attentamente questa edizione di SETE? Allora il quiz in questa pagina dovrebbe essere un gioco da ragazzi. Le lettere delle sei risposte giuste forniranno la soluzione. 1. In palio ci sono tre notti alla tenuta «Poggio al Sole». Dove si trova la tenuta? F in Puglia D in Emilia-Romagna P in Toscana 2. In quale stato federato tedesco si trova la roccaforte delle birre di frumento? D in Renania-Palatinato O in Baviera M nello Schleswig-Holstein 3. Quale musicista svizzero ha fatto delle nuove esperienze quest’anno in un tour delle osterie? G Florian Ast A Trauffer S Gölä 4. In quale città svizzera si è tenuta quest’anno la sesta festa popolare più grande al mondo? E a Ginevra G a Zurigo O ad Aarau 5. La distilleria Morand di Martigny produce dei distillati esclusivi. Per cos’altro è nota? A per le sue bibite L per i suoi vini I per i suoi sciroppi 6. Quale frutta viene trasformata in splendidi Schorle biologici dalla startup svizzera «Adam & Uva»? O Uva D Mela E Pera Soluzione: ______ Inviate la soluzione e i vostri dati di contatto (nome, cognome, numero di telefono e nome dell’esercizio) via e-mail a durst@fgg.ch. Termine ultimo di spedizione: 10 settembre 2023 Hanno vinto due biglietti a testa per l’Heitere Open Air: Gabriela Cardi (Landgasthof Krone, Uetendorf), Thierry Choffat (Blancpain, Pruntrut) e Karl Schaffner (osteria zur Traube, Zeiningen). Congratulazioni. I VINCITORI DI LUGLIO 2023 Relax in una tenuta idilliaca

CON GLI OSPITI GIUSTI, OGNI SERATA SARÀ UN SUCCESSO. *Fonte: NielsenIQ RMS Panel, commercio al dettaglio in Svizzera, MAT KW 24/2023 Le Red Bull Editions continuano a volare alto: +35,2% di crescita, +19% di fatturato e 15,6% di nuovi acquirenti nella categoria.* Che quindi dovrebbero diventare vostri clienti abituali, perché anche per il vostro fatturato vale: Red Bull mette le aaali.

Mercato & Tendenze 23 Come riunire la purezza, l’unicità, la qualità naturale e l’elveticità delle Alpi in un solo prodotto? L’esperto di comunicazione Michael Mildner si è posto questa domanda nella sua ricerca di un’idea aziendale – e ha trovato la risposta nel 2016 in una rara varietà di miele puro delle Alpi. «Quando ho provato questo miele ho avuto un’illuminazione», spiega il basilese. «Il mare di possibilità che mi si è aperto davanti era enorme.» Così, assieme alla moglie Elisabeth, ha iniziato a vendere con il marchio «Alpuris» il miele alpino di apicoltori svizzeri selezionati in un negozio online. Questa idea è stata accolta a braccia aperte dalla clientela. Le aziende, in particolare, vedono nelle belle confezioni da regalo e negli abbonamenti il regalo perfetto per collaboratori, partner o clienti. Gli affari sono andati bene fin da subito, al punto che la coppia ha iniziato a vendere anche miele di altre regioni svizzere e dei Paesi europei. Oggi «Alpuris» vende circa 50 varietà di miele locali e 20 varietà estere. La sostenibilità è fondamentale Per rafforzare ulteriormente il prodotto di partenza originale – i dodici mieli alpini svizzeri – la coppia Mildner ha fondato recentemente un suo nuovo marchio, chiamato Swiss Alpine Honey. «In questo modo possiamo concentrarci meglio e più accuratamente sui singoli mieli», spiega Michael Mildner. In questo senso compie un ritorno all’essenziale. Affascinato dal SETE mette in palio dieci vasetti da 250 grammi di cremoso miele di fiori alpini dell’apicoltore Gion Grischott del villaggio montano grigionese di Pignia. Ecco come partecipare all’estrazione: inviate i vostri dati di contatto (nome, cognome ed esercizio della ristorazione) e la parola chiave «Honig» via e-mail a durst@fgg.ch. Sarà possibile partecipare fino al 10 settembre 2023. Bontà svizzera Il delizioso oro della Svizzera La Svizzera è uno dei Paesi con la più alta concentrazione di api al mondo. I prodotti a base di miele sono quindi molto vari. Su questo sfondo, Michael ed Elisabeth Mildner di Dornach hanno creato un modello aziendale vincente con la loro startup «Alpuris» che distribuisce miele di alta qualità proveniente da tutte le parti del Paese. Così facendo, testimoniano della natura di tutta la nazione. MIELE PREGIATO DI PIGNIA (GR) prodotto, ha studiato da autodidatta e ha visitato molte apicolture. Sa esattamente cosa significano la provenienza, la qualità e il carattere, e rifiuta quindi decisamente la consueta mescolanza di diversi prodotti. Spiega: «Ogni miele ha la propria personalità. Le api raccolgono il nettare in un raggio di quattro chilomeL’apicoltore Gion Grischott della grigionese Schamstal. tri attorno all’alveare. In questo modo si crea una rappresentazione esatta della natura locale e delle sue condizioni geologiche e climatiche.» È questo il segreto del successo: grazie alle quantità più piccole, che vengono definite ed etichettate individualmente, è possibile evidenziare la differenza tra un miele di un bosco di abeti dell’Entlebuch e un miele primaverile delle api scure di Linthtal. Allo stesso tempo, Michael ed Elisabeth Mildner vogliono rimanere fedeli alle loro pratiche aziendali e non accettare compromessi. Michael spiega la sua filosofia: «Nella produzione, la natura è primordiale, per i consumatori, la qualità e la trasparenza sono primordiali, e riguardo all’aspetto finanziario, la soddisfazione degli apicoltori è primordiale. Solo allora si può parlare di sostenibilità, cosa fondamentale per noi.» www.alpuris.com swissalpinehoney.com Sorteggio

24 Mercato & Tendenze Una vallata fiorita, uno splendido panorama montano e migliaia di ore di sole: in quasi nessun altro luogo la pera Williams si sente a casa come nel Vallese. La distilleria Morand di Martigny ha approfittato di questa circostanza: dal 1940 l’impresa familiare con 134 anni di storia produce nel Basso Vallese la nota Williamine. Un distillato di frutta unico, di altissima qualità, per il quale le pere locali sono raccolte a mano, schiacciate e lasciate fermentare fino a 30 giorni, prima di essere distillate. Per un litro di distillato sono lavorati non meno di dodici chilogrammi di Destillerie Morand Il sapore del Vallese in bottiglia Nel 1889 il giovane Louis Morand fondò la sua distilleria a Martigny, nel Basso Vallese. Oggi l’impresa familiare gestita dalla quarta generazione è sinonimo di ottimi distillati di frutta e di raffinati sciroppi. Il segreto del successo si trova nella forza della regione e nella storia: alte montagne, tanto sole, frutta gustosa, lavoro manuale – e grande competenza. Le pere del Vallese sull’albero del Vallese… pere. L’acquavite aromatica è ottima in purezza quale digestivo, ma anche quale ingrediente per freschi long drink, come il mojito o il Williamine Tonic. Lo stesso dicasi per l’Abricotine, prodotta con le albicocche Luizet coltivate in proprio. Sì, la Williamine si può acquistare addirittura con la pera nella bottiglia – per quanto la bottiglia viene fissata sopra alla pera mentre è ancora in fase di crescita sull’albero. Il legame con la frutta si evidenzia anche in altri prodotti di casa Morand: oltre al successo dei suoi molti liquori, l’azienda ha conquistato le tavole delle famiglie svizzere anche con le sue varie creazioni di sciroppi. Ogni anno sviluppa da due a cinque nuovi gusti. Ormai sono più di 60 e comprendono anche i classici come la granatina, diventati dei veri e propri marchi. www.morand.ch Ingredienti 4 cl Morand Williamine 2 cl Sciroppo di canna da zucchero Morand 4 Quarti di limetta 10 Foglie di menta Ginger Ale e ghiaccio tritato Preparazione Mettere i quarti di limetta nel bicchiere da mojito, aggiungere lo sciroppo di canna da zucchero e pestare con un pestello. Schiacciare le foglie di menta con le mani e aggiungerle. Riempire il bicchiere per 3/4 con il ghiaccio tritato e aggiungere la Williamine. Riempire quindi il bicchiere fino al bordo col ghiaccio tritato, aggiungere la Ginger Ale, mescolare con un cucchiaio da bar e guarnire con la menta. MOJITO WILLIAMINE Ordinate subito! Morand Williamine Acquavite di pere 43% 39.20 CHF la bottiglia Art. 10301, 1×70 cl, VP vetro Sciroppo di zucchero di canna Morand 10.65 CHF la bottiglia Art. 26872, 1x100 cl, VP vetro … e uno sguardo nella distilleria vallesana Morand.

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