responsabile della cucina e della carta, io mi occupo dell’organizzazione, degli ordini, dell’ufficio e dei menù», spiega. Il fatto che la cucina con questa forma di leadership non sia legata al suo nome, ma a quello dell’esercizio, non lo disturba e parla invece di un grande arricchimento. L’importante è l’aspetto umano – «e da questo punto di vista non ci sono problemi». David Ebner condivide questo punto di vista e dichiara: «Michael ha un approccio classico, io uno moderno. In questo modo ci ispiriamo a vicenda.» Dato che il periPiatto principale 11 «Nei miei giorni liberi posso stare tranquillo. Questo è un grande lusso.» David Ebner, co-chef L’unione fa la forza: tutto sulle coppie nella ristorazione e nel settore alberghiero alle pagine da 10 a 15 Quando due persone si integrano a vicenda, la coppia promette grandi cose. anche in altre posizioni di leadership. «Il carico di lavoro cresce continuamente e bisogna sempre migliorarsi. Per questo la suddivisione del lavoro è sensata a livello direttivo», spiega Christian Hoefliger, che sottolinea anche l’importanza della mentalità imprenditoriale: «Se uno degli chef dovesse essere assente, potremmo comunque fornire il nostro servizio regolarmente. Inoltre abbiamo più risorse per la formazione che è fondamentale per il futuro dell’esercizio.» Mai più? O forse no … «In realtà non volevo più saperne», dice ridendo Michael Rindlisbacher, che fino a cinque anni fa gestiva la cucina assieme a un altro co-chef. Questo duo funzionava in un modo o nell’altro, ma non sempre con facilità. Tuttavia dopo l’abbandono del suo vecchio sous-chef, ora ha deciso di ritentare. «I nostri compiti sono divisi chiaramente e abbiamo un sistema chiaro: David è colo di conflitti è alto, la cultura della comunicazione ha un ruolo centrale. «Non ho mai trovato un ambiente migliore di questo», dichiara David Ebner. La nuova generazione ha altre idee Il fatto che abbia deciso di abbandonare una posizione di chef nella città di Berna per una posizione di co-chef nell’Oberland bernese si spiega anche con il modo di pensare della sua generazione. «Molti di noi sono cresciuti in cucina con uno chef egomaniacale e hanno visto qual è il modello da non imitare», racconta ridendo sotto i baffi e aggiunge: «Per me le strutture gerarchiche non sono mai state importanti.» All’hotel Hornberg, dove è in servizio per quattro giorni interi, la qualità della sua vita è migliorata. «Nei miei giorni liberi posso stare tranquillo e non devo aspettarmi di essere chiamato sul lavoro. Questo è un grande lusso.» www.hornberg.swiss innovativo. Questo fatto è testimoniato dai ristoranti ed eventi pop-up, dalle speciali joint venture nelle quali i ristoratori fanno squadra con i produttori e dai progetti nei quali due maestri uniscono le loro competenze. Due chef sul Reno In questa sede vale la pena di menzionare la Uccelin Cruise che alla fine di novembre sulla nave da crociera renana Excellence Countess affiderà ai due più grandi chef del Paese il compito di deliziare assieme i clienti: Tanja Grandits e Andreas Caminada metteranno in campo tutto il loro sapere e prepareranno così la cena più esclusiva della Svizzera. Il ricavato sarà donato alla Fundaziun Uccelin che ha la missione di sostenere le nuove leve del settore. In breve: il lavoro condiviso promette un maggiore successo.
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