28 Mercato & Tendenze Non sono sempre stato un food scout. Soprattutto gli anni immediatamente precedenti – in cui mi sono concesso un lungo periodo sabbatico – rimarranno sempre tra i miei ricordi migliori. Dopo un lungo viaggio attraverso l’Asia e l’Oceania, sono rimasto bloccato nello stato australiano del Queensland, ma ho trovato ben presto qualcosa da fare. Il rettore del college di Brisbane – il mio inglese aveva bisogno di una rispolverata e mi ero concesso sei mesi per conseguire un diploma di inglese professionale – era felicissimo della mia idea di portare gruppi di studenti nella natura selvaggia. Questo li teneva lontani da bar e discoteche nei fine settimana. Se solo avesse saputo quanto alcol ci portavamo appresso! All’inizio cercavo unicamente dei compagni di viaggio per condividere gli alti costi dei pesanti veicoli fuoristrada. Fin da subito avevo calcolato un profitto non trascurabile per passeggero; d’altronde tutto il lavoro per questi viaggi era affidato a me. Anche se a volte sfruttavo i figli viziati dei ricchi asiatici che studiavano qui nel Queensland per ogni sorta di lavoro, come raccogliere la legna, lavare i piatti, tagliare le verdure e montare le tende. Un’autentica scuola di vita per gli imbranati! In breve tempo, questa attività si è trasformata in un vero e proprio business. Partivo ogni fine settimana con venti ragazzi in due grandi Land Rover, carichi di cibo per cinque giorni. Cooloola Section e Lamington National Park, Fraser e mente, lasciando il posto a un particolare intorpidimento in bocca, simile a quello causato dal pepe del Sichuan cinese. Il suo utilizzo migliore è macinato, a tavola. La produzione è minima, sei tonnellate all’anno, la maggior parte delle quali cresce in Tasmania, nelle fresche foreste pluviali del Cradle Mountain National Park e di altri parchi nazionali. Anni dopo, già al servizio di ***delicatessa, visitai un contadino in Tasmania che ci fornì un agnello squisito. Naturalmente, anch’io volevo procurarmi questo pepe esclusivo e mi sono recato nell’Ovest incontaminato. Questo significava seguire le proprie fantasie. Andare in un luogo da cui si è già stati sedotti senza averlo realmente visto. Sedotti da immagini, libri e film. Immergersi nell’atmosfera incantata e senza tempo di questo magnifico paesaggio. Scoprire gli aridi massicci montuosi e le foreste dal verde intenso, osservare le valli in fondo alle quali si gettano torrenti selvaggi. È una natura dalla maestosità inconsapevole, che attira come un magnete. Sono poche le persone che vanno alla ricerca delle bacche di questo arbusto del pepe. La raccolta è simile a quella dei mirtilli, le bacche vengono prelevate con una specie di pettine e poi essiccate. Purtroppo la disponibilità è limitata, una vera e propria esclusiva. A proposito: per spegnere la sete che sicuramente vi prenderà con la ricetta a destra optate per una Guinness Hop House 13. Buon appetito e alla salute! Moreton Island. Dormivamo all’aria aperta e mangiavamo come in un ristorante stellato. Ero contemporaneamente autista, guida turistica, paramedico, animatore e cuoco, preparavo da mangiare tre volte al giorno, una cena di cinque portate la sera, granchi pescati da noi, a volte un risotto al tartufo o un filetto di canguro. Il tutto insaporito con pepe della Tasmania. Avevo scoperto questa spezia del bush food durante quel periodo in terra aborigena, in una bancarella sul ciglio della strada dietro la quale erano accovacciati alcuni indigeni. La usavano non solo per insaporire gli hamburger di emu e le bistecche di vombato, ma soprattutto per scopi medicinali. Il suo sapore leggermente dolce all’inizio non fa pensare al pepe, ma il piccante segue rapidaScoperte piccanti Da giovane Richi Kägi ha viaggiato molto. Ricorda i suoi lunghi viaggi in Asia e Oceania e come ha scovato il pepe della Tasmania tra gli aborigeni. Una scoperta davvero piccante! Gli aborigeni usavano il pepe della Tasmania non solo per condire le bistecche di vombato e gli hamburger di emu, ma soprattutto per scopi medicinali.
RkJQdWJsaXNoZXIy MjYwNzMx